attualita

Il vero giornalismo migliora il futuro

Redazione Ansa - EPA/IAN LANGSDON
Pubblicato il 21-01-2022

A due giornalisti il Nobel della Pace 2021

Il mondo del giornalismo ha esultato alla notizia che il Premio Nobel per la pace 2021 era stato assegnato a due professionisti dell’informazione: Dmitrij Muratov, direttore e cofondatore del giornale di inchiesta russo Novaya Gazeta, e a Maria Ressa, cofondatrice e direttrice di Rappler, sito di informazione noto per le inchieste contro il presidente filippino Rodrigo Duterte.

Due giornalisti, entrambi a capo di testate libere e indipendenti, che sono stati premiati con questa motivazione: “per gli sforzi per preservare la libertà di pensiero come precondizione per la democrazia e la pace”. Nel ritirare il prestigioso premio il 10 dicembre scorso a Oslo i due vincitori hanno chiesto un minuto di silenzio quasi a condividere il riconoscimento con tutti i giornalisti che hanno dato la vita per questa professione e che ancora subiscono persecuzioni.

Muratov ha dichiarato: «Vi dirò questo: non è merito mio. È Novaya Gazeta. Sono quelli che sono morti difendendo il diritto delle persone alla libertà di parola. Siccome loro non sono con noi, probabilmente hanno deciso che sia io a dirlo a tutti». Maria Ressa, fondatrice del quotidiano online Rippler, dal canto suo ha ribadito: «Questo premio ci dà forza per continuare la lotta per la verità [...] La nostra è una battaglia per la verità. E la verità non esiste senza i giornalisti».

Questo riconoscimento segna una svolta importante perché sancisce che la libertà d’espressione e di stampa, e l’accesso ad una buona informazione, sono fondamento della democrazia e della pace. Questo vale per i contesti dove la libertà di stampa è osteggiata, ma anche dove l’informazione è manipolata e distorta, come nel proliferare di fake news, bufale costruite ad hoc o notizie non verificate.

Premiare con il Nobel chi lavora nel mondo del giornalismo è difendere il lavoro di tutti coloro che garantiscono il diritto fondamentale delle persone a sapere, a comprendere la realtà, a farsi una opinione; è accendere un campanello d’allarme sui rischi di un giornalismo assoggettato al potere, quale che sia; è incoraggiare chi fa giornalismo con competenza professionalità, perché in gioco c’è la libertà stessa delle persone e la pacifica convivenza delle comunità.

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA