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La Verna “raddoppia”: un’altra chiesa dedicata a San Francesco

Gelsomino Del Guercio Ansa - MAURIZIO DEGLI INNOCENTI
Pubblicato il 05-12-2022

La cappella sorgerà nel bosco

In occasione dell’ottavo centenario del dono delle stigmate a San Francesco, avvenuto a La Verna nel 1224, la comunità dei Frati minori del Santuario e il Centro studi per l’architettura sacra della Fondazione “Lercaro” di Bologna, in collaborazione con il “Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna”, hanno deciso di costruire una nuova, piccola cappella di preghiera proprio nel bosco della Verna.

30 PROGETTISTI
Per realizzare il progetto saranno selezionati 30 giovani progettisti, architetti e ingegneri edili perché propongano le loro idee in un concorso bandito per l’occasione. Da giovedì 1 dicembre, e fino al 15 gennaio 2023 c’è la possibilità di candidarsi: i partecipanti devono avere al massimo 40 anni.

IL LABORATORIO A BOLOGNA
I 30 progettisti selezionati, scrive l’agenzia Dire, prima di presentare le loro proposte dovranno partecipare a un percorso formativo obbligatorio, che inizierà a marzo e terminerà a giugno 2023. Il laboratorio si articola in sei giornate di studio a Bologna, con lezioni frontali e visite a chiese e cappelle del territorio, a cui si aggiungono due momenti forti proprio a La Verna, di tre giorni ciascuno, all’inizio e alla fine del percorso.

LA NUOVA CAPPELLA ENTRO GIUGNO 2024
L’obiettivo è di inserire la proposta architettonica all’interno della spiritualità del luogo, con un’attenzione alla ricerca di sé e della relazione con Dio e con la natura. I progetti dovranno essere presentati entro il 3 ottobre 2023 e il 18 di quello stesso mese si conoscerà il vincitore. I lavori per la costruzione vera e propria della cappella sono previsti per il febbraio 2024, con termine a giugno.

GLI IMPRENDITORI COINVOLTI
Tutti i progetti, oltre al vincitore, saranno esposti in una mostra nella sede della Fondazione Lercaro a Bologna che sarà inaugurata il 19 ottobre 2023. Per sostenere anche finanziariamente questa proposta, si è riunita una cordata di realtà imprenditoriali che hanno appoggiato di loro iniziativa il progetto. Tra loro figurano Luca Cordero di Montezemolo, la Famiglia Lebole-Banci, Mauro e Laura Magni.

Ci sono poi la Fondazione Baracchi e alcune realtà imprenditoriali dell’aretino come SEM.AR, Tremagi, Chimet e TreEmme. E poi c’è Devotio, l’expo di prodotti e servizi per il mondo religioso, fiera che si tiene a Bologna ogni due anni. L’opera sarà dunque possibile grazie al loro contributo.

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“VOLEVAMO LASCIARE UN SEGNO”
“I frati della Verna e il mondo intero stanno per vivere l’ottavo centenario delle Stimmate di San Francesco, che ha ricevuto proprio su questo monte- afferma a Dire frate Francesco Brasa, Padre Guardiano del Santuario - il 2024 sarà un anno di tante iniziative pastorali, culturali e artistiche. Ma volevamo lasciare anche un segno di questo anniversario nella fisionomia di questo monte. E allora abbiamo pensato di fare questo corso e questo concorso per architetti, per realizzare un nuovo spazio di preghiera nel bosco sacro della Verna, avvicinando così il mondo dell’architettura e dell’arte al mondo della spiritualità in un dialogo di reciproco arricchimento“.

“GRANDE SANTUARIO A CIELO APERTO”
In otto secoli, la presenza dei frati minori sul monte della Verna “ha dato vita a un grande santuario - continua padre Brasa - che si è sviluppato in maniera armonica con la natura circostante. Per l’ottavo centenario volevamo tornare però al grande santuario a cielo aperto, che è questa foresta sacra, riportando i visitatori del nuovo Millennio all’esperienza fondamentale”.

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