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Scene con frati di san Giovanni Rotondo

Un futuro santo e le sue crisi interiori: le prime indiscrezioni sul film ispirato a Padre Pio del regista Abel Ferrara raccontano i tormenti del giovane frate trentenne. Lo riferisce l’Osservatore Romano.

L’ECCIDIO DI SAN GIOVANNI ROTONDO
Tutta la sceneggiatura del film è incentrata su un momento particolare della vita del santo, quella del suo arrivo nel foggiano, fino alla rappresentazione dell’eccidio di San Giovanni Rotondo il 14 ottobre 1920, quando, trentatreenne, visse un periodo di «crisi» nel suo percorso di fede.

LA CONVERSIONE DI LABEOUF
Nelle scene sono stati coinvolti direttamente i frati cappuccini di san Giovanni Rotondo. E l’attore Shia LaBeouf, che ha vestito i panni del santo nella pellicola, «si è convertito al cattolicesimo proprio in seguito alla sua interpretazione», scrive ancora l’Osservatore.

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IL PRECEDENTE: GIOVANNI PAOLO II
«È un film che parla della religione dal punto di vista di padre Pio», dice il regista statunitense. Già alcuni anni fa, scrive teleradiopadrepio.it, Ferrara si era soffermato sulla figura del santo, canonizzato nel 2002 da Papa Giovanni Paolo II, nel documentario 'Searching for Padre Pio'.

L’INCONTRO TRA IL PAPA E IL REGISTA
Papa Francesco, al termine dell’udienza generale del 21 dicembre ha incontrato il regista Abel Ferrara, arrivato in Vaticano per presentare al Pontefice il suo ultimo film, dedicato a padre Pio da Pietrelcina. Il film è stato girato interamente in Puglia, tra Monte Sant'Angelo e San Giovanni Rotondo, ed è stato proiettato per la prima volta questa estate alla settantanovesima Mostra internazionale del cinema di Venezia.