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Quando l'amore è un pretesto

Redazione https://www.ledonnedelmuroalto.it
Pubblicato il 09-05-2022

Spettacolo nella Casa Circondariale Femminile di Rebibbia

Ramona e Giulietta è la riscrittura tragicomica di uno dei più grandi classici shakespeariani. Uno spettacolo tutto al femminile scritto e allestito all’interno della Casa Circondariale Femminile di Roma Rebibbia. Una storia d’amore e di rabbia, che racconta il carcere con i suoi tempi e spazi, le sue privazioni, a cominciare dall’affettività negata. Un pretesto per riflettere su quanto il carcere sia una potente lente d’ingrandimento della società e per scardinare quello che ancora oggi è un tabù fuori e dentro le mura carcerarie, l’amore tra due donne.

Mercoledì 18 maggio alle 20.30, lo spettacolo si sposta fuori dalle mura dell’istituto per una grande prima serale romana, presso lo Spazio Rossellini, il polo culturale multidisciplinare della Regione Lazio gestito da ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio, con il sostegno delle Officine di Teatro Sociale della Regione Lazio, della Fondazione Severino e della Fondazione Cinema per Roma.

Scritto e diretto dalla regista Francesca Tricarico con le attrici detenute della casa circondariale femminile di Rebibbia che hanno aderito al progetto “Le Donne del Muro Alto”, Ramona e Giulietta è interpretato dalle stesse attrici, che oggi continuano a portarlo in scena da donne libere o semilibere, ammesse alle misure alternative alla detenzione. Donne che attraverso il teatro hanno l’opportunità di lavorare e abbattere lo stigma sociale legato alla detenzione e ancor più alla detenzione femminile, di fare sentire la propria voce e quella delle loro compagne ancora recluse.

«Siamo alla prima rappresentazione serale romana fuori dal carcere – spiega Francesca Tricarico, regista e coordinatrice del progetto – un evento importante per le attrici che si confronteranno con un pubblico probabilmente diverso rispetto alle precedenti rappresentazioni. Ogni luogo e ogni orario ha i suoi spettatori, per questo è importante diversificare. Il teatro per noi è un ponte fondamentale tra il dentro e il fuori; e a maggior ragione nella difficile fase del post detenzione rappresenta uno strumento forte di inclusione lavorativa e sociale. È il luogo che meglio di ogni altro, creando un incontro emotivo tra attori e spettatori, consente di dimostrare che non esiste un noi e un loro, che il carcere è parte della società».

Lo spettacolo sarà preceduto, alle ore 19, dalla presentazione del progetto “Le Donne del Muro Alto”. Con gli interventi di Marco Patarnello, magistrato di sorveglianza, Daniela De Robert, per il garante nazionale dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale, Stefano Anastasia, garante regionale Lazio, Gabriella Stramaccioni, garante comunale Roma, Laura Delli Colli, per la Fondazione Cinema per Roma, Francesca Tricarico, regista della compagnia, Elena Zizioli, per il dipartimento di Scienze della formazione di RomaTre, Alessia Giuliani, per la Casa Circondariale Femminile di Roma Rebibbia.

Il racconto del viaggio dal carcere alla libertà attraverso l'attività teatrale. Un progetto iniziato nel 2013 da Francesca Tricarico, che nel 2021 diviene un vero e proprio percorso di accompagnamento all’inclusione sociale e lavorativa nella fase del ritorno nella società civile dopo un'esperienza detentiva. Dalla fine del 2021 gli studenti del dipartimento di Scienze della formazione dell’Università di RomaTre, futuri educatori coordinati dalla professoressa Zizioli, partecipano con le attrici al laboratorio teatrale e all’allestimento degli spettacoli.

L’associazione “Per Ananke” nata nel 2006 si occupa della diffusione della cultura teatrale e artistica con particolare attenzione ai luoghi di disagio sociale. Dal 2010 si dedica al teatro in carcere, in collaborazione con enti pubblici e privati. Dal 2013 è impegnata nella realizzazione di laboratori teatrali nella Casa circondariale Femminile di Rebibbia, dal 2020 all’esterno con donne ex detenute e ammesse alle misure alternative alla detenzione, dal 2022 anche nella Casa Circondariale di Latina sezione Alta Sicurezza. Fa parte del coordinamento nazionale Teatro in carcere e dal 2018 le sue produzioni teatrali legate alle attività in carcere sono presenti alla Festa del Cinema di Roma in collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma.

Spazio Rossellini è il polo culturale multidisciplinare della Regione Lazio, gestito da ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio, che offre un programma, rivolto a spettatori di tutte le età, che comprende tutte le arti performative dal vivo, progetti di residenza artistica, con una particolare predilezione alla promozione degli artisti del territorio regionale. La cura artistica progettuale è di Katia Caselli.

Per maggiori informazioni https://www.facebook.com/ledonnedelmuroalto

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