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Israele, testa a testa Netanyahu-Gantz

Redazione Ansa
Pubblicato il 18-09-2019

Il blocco delle destre avrebbe 56 seggi, il centrosinistra 55, Lieberman 9

È testa a testa Netanyahu-Gantz nel voto per il rinnovo della Knesst, il parlamento di Israele. Il Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu e il nuovo partito centrista Blu-Bianco di Benny Gantz si aggiudicano entrambi 32 seggi con lo spoglio elettorale al 96,9 per cento dei voti scrutinati, secondo quanto riporta l'emittente Kan.

La Lista unita che raccoglie i partiti degli arabo israeliani si attesa invece come la terza forza del paese con 12 seggi. Il partito Israel Beitenou dell'ex ministro della Difesa Avigdor Lieberman si aggiudica 9 seggi, seguito dagli ultraortodossi dello Shas con 9 e dall'altro partito religioso, Torah unita nel giudaismo, che si attesta a otto. La coalizione di destra Yamina conquista 7 seggi, mentre a sinistra il campo Democratico dell'ex premier Ehud Barak ottiene 5 seggi e i Laburisti sei. Per formare un governo, occorre raccogliere alla Knesset almeno 61 seggi. Netanyahu ha dichiarato di essere pronto per i negoziati per formare un «forte governo sionista». «Nei prossimi giorni, avvieremo negoziati per stabilire un forte governo sionista e per prevenire un pericoloso governo antisionista», ha detto ai sostenitori durante una manifestazione post-elettorale a Tel Aviv.

Augurandosi di poter far parte della squadra di governo guidata da Netanyahu, Lieberman ha detto che «non va perso tempo. Dobbiamo mettere in atto al più presto l'unica strada possibile». Lieberman ha quindi auspicato che il presidente Reuven Rivlin possa svolgere «un ruolo più attivo».

Da parte sua, il leader del partito centrista Gantz ha annunciato l'intenzione di «parlare con tutti» per arrivare alla formazione di una coalizione. «Secondo i risultati, Netanyahu non ha avuto successo nella sua missione», ha detto Gantz ai sostenitori incontrati a Tel Aviv. «D'altra parte, abbiamo dimostrato che il Blu-Bianco, un'impresa avviata poco più di sei mesi fa, ha avuto successo», ha aggiunto. «Più di un milione di cittadini ha detto no all'istigazione e alla divisione e sì all'unità. No alla corruzione e sì all'integrità», ha aggiunto, promettendo che «stasera inizia la missione di riparare la società israeliana».

Redazione internet - Avvenire

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