eventi

La Giornata mondiale dei diritti dei bambini

Antonio Tarallo
Pubblicato il 20-11-2023

Oggi si festeggia la giornata internazionale che ci ricorda che i bambini non si toccano

Venti di guerra e di odio spirano sul mondo. Eppure oggi si dovrebbe festeggiare (il condizionale sembra quasi d’obbligo) la “Giornata Mondiale dei diritti dei bambini”. Una data, quella del 20 novembre di ogni anno, che coincide con il giorno in cui l’Assemblea generale ONU adottò - nel 1959 - la Dichiarazione dei diritti del fanciullo. Poi, ci sarà, nel 1989, un altro importante documento: la Convenzione sui diritti del fanciullo. Dal 1989, dunque, la Convenzione è divenuta il trattato in materia di diritti umani con il più alto numero di ratifiche: oggi sono 196 gli Stati che si sono vincolati giuridicamente al rispetto dei diritti in essa riconosciuti. I quattro principi fondamentali della “Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”: 1) Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minorenni, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori; 2) Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l'interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità; 3) Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell'adolescente (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione internazionale; 4) Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

Non discriminzazione; Superiore interesse in ogni atto amministrativo per l’interesse del bambino; Diritto alla vita e alla sopravvivenza; Ascolto delle opinioni del minore: parole- colonne che non hanno, purtroppo, la stessa forza di un leggero vento di privamera.

Gli organi di stampa sono imperversate da notizie e immagini che non hanno nulla a che fare con questi diritti: il recente conflitto israeliano-palestinete sta vedendo uno scenario apocalittico in cui proprio i bambini sono al centro. E’ impazzito sui social il video di un bambino (non importa certamente a quale popolo appartenga) profondamente provato dai bombardamenti subiti. Trema, gli occhi spalancati, pieno di polvere e macerie: immagine shock che dovrebbe far riflettere ancor di più in questa particolare giornata dedicata proprio a loro, ai bambini.

Ultime notizie, proprio di oggi parlano di un tunnel sotto l'ospedale Al Shifa. I morti sarebbero 13.000. In questi numeri - che scritti così hanno tutta la freddezza dei numeri - ben 5.500 sono bambini. Degli oltre 7.000 morti registrati a Gaza nell'ultimo bilancio delle vittime della guerra, 2.913 sono bambini, ha segnalato il ministero della Sanità di Hamas. I numeri si accavallano e continuano il “gioco” tragico della matematica di guerra. Anche in questo caso, gli stati fanno a gara. E i bambini diventano ancora una volta “oggetto” di contesa.

Fin qui solo alcuni (alcuni, non tutti) numeri del “macrocosmo”. Seguirebbero i numeri del “microcosmo”, quello vicino a noi, quello dei numeri “domestici” che comprende altri delitti ineffabili contro la dignità di ogni bambino: maltrattamenti e abusi anche fra le pareti domestiche. O semplicemente, ancora più quotidiano e semplice, basterebbe ascoltare più attentamente una società che troppe volte si dimentica dei bambini, nella legislazione per esempio.

Cosa vuol dire allora oggi festeggiare questa giornata? Cambiare il mondo nel nostro piccolo è possibile e non ci vengono richiesti grandi atti. Quest’ultimi sono dei governanti del mondo. <br>Per noi, basterebbe già cominciare, nel nostro quotidiano, a dare attenzione a loro semplicemente con una parola dolce in più, con una parola di speranza,con una parole di incoraggiamento per i loro sogni. Almeno questi non uccidiamoli.

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA