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Francesco: l'Assunzione, il grande balzo in avanti dell’umanità

Emanuela Campanile Vatican News ANSA/CLAUDIO PERI
Pubblicato il 16-08-2020

Da Francesco l'invito a ricordare il bene che Dio ha compiuto come fece Maria nel Magnificat

Oltre alla conquista della Luna, di quel memorabile giorno, c'è "una conquista infinitamente più grande" per la storia dell'umanità. Lo ricorda Francesco all'Angelus di sabato 15 agosto:

La Madonna ha poggiato i piedi in paradiso: non ci è andata solo in spirito, ma anche con il corpo, con tutta se stessa. Questo passo della piccola Vergine di Nazaret è stato il grande balzo in avanti dell’umanità. Serve poco andare sulla luna se non viviamo da fratelli sulla Terra.
E' la festa dell'Assunzione di Maria in Cielo. Solennità proclamata dogma, verità di fede, il primo novembre di 70 anni fa da Pio XII e motivo di speranza come spiega Francesco:
"Che una di noi abiti in Cielo col corpo ci dà speranza: capiamo che siamo preziosi, destinati a risorgere. Dio non lascerà svanire il nostro corpo nel nulla. Con Dio nulla andrà perduto." Maria, stella che ci orienta

Guardando alla Beata Vergine comprendiamo "il motivo per cui camminiamo", prosegue il Pontefice che cita il Concilio Vaticano II. E poichè "in Maria la meta è raggiunta", è Lei "la stella che ci orienta" :

Noi abbiamo davanti agli occhi il motivo per cui camminiamo: non per conquistare le cose di quaggiù, che svaniscono, ma per conquistare la patria di lassù, che è per sempre (...) Ella, come insegna il Concilio, brilla come segno di sicura speranza e di consolazione per il Popolo di Dio in cammino.

Maria, la piccola che magnifica il Signore

"L'anima mia magnifica il Signore" sono le parole della Vergine riportate dal Vangelo odierno di Luca. Una frase che diventa "consiglio di Maria per noi", spiega Francesco, che spesso "ci lasciamo sovrastare dalle difficoltà" perchè non mettiamo Dio, a differenza della Madonna, "come prima grandezza della vita". Riconoscendosi piccola, Maria riconosce le grandi cose che Dio ha fatto per lei e "loda Dio per questo":

Magnificare letteralmente significa 'fare grande', ingrandire. Maria 'ingrandisce il Signore': non i problemi (...) Da qui scaturisce il Magnificat, da qui nasce la gioia: non dall’assenza dei problemi, che prima o poi arrivano, ma la gioia nasce dalla presenza di Dio. Perché Dio è grande. Noi siamo la sua debolezzza d'amore.

Il nostro grande passo in avanti

Ricordiamo come Maria: è questo l'invito del Papa a conclusione dell'Angelus, perchè - afferma - ognuno di noi possa compiere il "grande passo in avanti" che ci permetterebbe di dilatare il cuore e aumentare la gioia:

Una volta al giorno dire: “Io lodo il Signore”, dire: “Benedetto il Signore”, che è una piccola preghiera di lode. Questo è lodare Dio. Il cuore, con questa piccola preghiera, si dilaterà, la gioia aumenterà. Chiediamo alla Madonna, porta del Cielo, la grazia di iniziare ogni giorno alzando lo sguardo verso il cielo, verso Dio, per dirle: “Grazie!” come dicono i piccoli ai grandi. “Grazie”.

Il pensiero del Papa ai piccoli

Al termine del dopo Angelus, come un padre buono, Francesco volge il suo pensiero ai figli più deboli e a chi assicura i servizi indispensabili alla comunità:

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