francescanesimo

I frati conventuali di Santa Croce

Gelsomino Del Guercio
Pubblicato il 07-02-2024

A Firenze il “cuore pulsante” del francescanesimo conventuale è in una delle basiliche più antiche e visitate della città: Santa Croce. Qui i frati accolgono ogni anno centinaia di migliaia di visitatori (circa 900 mila), che tuttavia non tolgono il carattere sacro della Chiesa che conserva la sua originale finalità di luogo di preghiera, di culto, di trasmissione della fede attraverso l’arte (tra le opere più importanti spiccano “La morte di San Francesco” di Giotto e il sepolcro di Michelangelo).

ASCOLTO E DIREZIONE SPIRITUALE
I francescani hanno stabilito una “regola” per separare le visite turistiche dall’aspetto più spirituale con percorsi separati per visitatori e fedeli. Ogni giorno accolgono quest’ultimi per le confessioni, l’ascolto, e la Direzione spirituale. Ogni sera prima della Messa della sera tengono la preghiera dei Vespri, e ricordano il 14 settembre di ogni anno l’esaltazione della santa Croce.

LA DIFFIDENZA VERSO I FRATI
La loro presenza a Santa Croce ormai è radicata e apprezzato, ma in passato hanno avuto non pochi problemi a farsi accogliere dai fiorentini. Quando giunsero nella città toscana, nel lontano 1208, furono scambiati per accattoni e ladri, e dunque accolti malamente, ma non si scoraggiarono. Ben presto, però furono circondati da stima e affetto. Dopo qualche tempo, non senza rimpianto dei fiorentini, fecero ritorno ad Assisi.
Nel 1211 lo stesso san Francesco giunse a Firenze fermandosi, secondo la tradizione, nell’Ospizio di Santa Maria dei Magnoli (attualmente Santa Lucia dei Magnoli). Lì vicino, in un isolotto dell’Arno, sarebbe stata donata a san Francesco una cappella dedicata alla Santa Croce, dalla quale avrebbero poi preso origine la chiesa e il convento.

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L’ALLUVIONE
Il 14 settembre 1228 Papa Gregorio IX scrive una bolla con la quale dichiara di prendere sotto la sua protezione, e quella della Sede Apostolica, la chiesa fiorentina di Santa Croce. La chiesetta del 1228, di cui sono state scoperte le tracce durante il rifacimento del pavimento della basilica dopo l’alluvione del 1966, dovrebbe essere stata costruita dai Francescani prima di quella data, presumibilmente nel 1221.
Da allora i Frati Francescani Conventuali rimarranno a Santa Croce ininterrottamente fino ad oggi.

L’OPERA
La conservazione di un tale scrigno d’arte e storia è impegnativa ed è stata affidata dai francescani all’Opera di Santa Croce. L’Opera affianca agli interventi conservativi anche numerose iniziative di valorizzazione e di conoscenza del complesso monumentale e della sua molteplice identità fatta di aspetti religiosi, storici, artistici e civili.

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