francescanesimo

Un 2021 ricco di santità francescana

Antonio Tarallo Pixabay
Pubblicato il 01-01-2022

Una carrellata veloce fra Servi di dio, Beati, e Venerabili 

La santità passa per Francesco. Sia San Francesco che Papa Francesco. La santità francescana, nel 2021 - tra nuovi beati, venerabili, servi di Dio - ha dato anche quest’anno i suoi frutti. Nominare tutti, impresa un po’ ardua. Ma fare un po’ il punto della situazione, almeno a volo d’angelo è più possibile. Le biografie delle nuove “aureole” che hanno visto in San Francesco d’Assisi un modello, un punto di riferimento, s’intrecciano fra loro, creando una trama dell’ordito della santità (definiamolo così) davvero speciale. 

Sono state, ad esempio, riconosciuti le virtù eroiche della Serva di Dio Antonia Lesino, dell’Istituto Secolare “Piccola Famiglia Francescana”, nata a Milano (Italia) l’11 ottobre 1897 e morta a Brescia (Italia) il 24 febbraio 1962. Nel 1925, Antonia, iniziò a frequentare la chiesa francescana di Sant’Angelo. Qui incontrò Padre Arcangelo Mazzotti, dell’Ordine dei Francescani Minori, futuro Arcivescovo di Sassari, e suo fratello, il Servo di Dio Ireneo Mazzotti, sempre dell’O.F.M., che divenne, poi, padre spirituale della Serva di Dio. La vicinanza con questi sacerdoti francescani fu importante per la scelta della spiritualità serafica. Il 14 giugno 1925, infatti, la Serva di Dio aderì al Terz’Ordine Francescano con il nome di Chiara e, compiuto l’anno di noviziato, l’11 luglio 1926 emise la professione. Morì improvvisamente a Brescia (Italia) il 24 febbraio 1962.  

Così come sono state riconosciute le virtù eroiche del Servo di Dio Leone Veuthey (al secolo, Clodoveo), Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali; nato il 3 marzo 1896 a Dorénaz (Svizzera) e morto a Roma (Italia) il 7 giugno 1974. Nel 1920, mentre si trovava a Friburgo nella chiesa dei Francescani Conventuali, sentì il desiderio di consacrarsi al Signore. L’anno successivo, entrò in Noviziato a Schwarzenberg, in Baviera. Il 19 ottobre 1922, emise la professione temporanea dei voti religiosi. Ritornato nella comunità di Friburgo, emise la professione solenne il 25 luglio 1925 e fu ordinato presbitero il 16 agosto 1925. Nel 1943 inviò a Papa Pio XII il suo progetto della “Crociata della Carità”. Progetto che ebbe l’incipit ufficialmente ad Assisi il 24 maggio 1945. Con la spiritualità di tale Movimento, il Servo di Dio influì sul nascente Movimento dei Focolarini. La Serva di Dio Chiara Lubich e le sue prime compagne trovarono in lui un consigliere ed un assistente. Morì a Roma il 7 giugno 1974. Donò nella sua vita speranza e, alla luce di questa, percorse il suo cammino di santità nel continuo desiderio della Gerusalemme Celeste. La serenità con cui accolse e visse il suo trasferimento a Bordeaux, come pure il modo di affrontare la malattia del Parkinson, indica una piena fiducia nella Divina Provvidenza.

Riconosciuto anche il miracolo, attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Armida Barelli, del Terz’Ordine Secolare di San Francesco, Cofondatrice dell’Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo; nata il 1° dicembre 1882 a Milano (Italia) e morta a Marzio (Italia) il 15 agosto 1952. Collaborò con padre Agostino Gemelli per la costituzione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.  Morì il 15 agosto 1952 a Marzio (Varese). 

Come si può dimenticare in questa lista di “aureole” don Tonino Bello a un passo dalla beatificazione? Sono state, infatti, riconosciute le sue virtù eroiche. Il Servo di Dio Antonio Bello, terziario francescano, nacque ad Alessano (Lecce, Italia) il 18 marzo 1935. Concluso il ciclo formativo delle elementari, entrò nel Seminario Vescovile di Ugento per poi proseguire la formazione seminariale e liceale presso il Seminario Regionale di Molfetta. Nel 1953 fu inviato a Bologna, presso il Seminario dell’Opera Nazionale Assistenza Religiosa e Morale degli Operai per la formazione dei Cappellani del Lavoro. Il 10 agosto 1982 fu nominato da Papa Giovanni Paolo II Vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Il suo ministero episcopale fu animato da grande amore per Cristo, dalla passione per l’evangelizzazione e per la giustizia, dalla predilezione per gli ultimi.

Fra le prime beatificazioni del 2022 ci sarà fra Spessotto (al secolo, Sante) che nacque il 28 gennaio 1923 a Mansuè (Treviso, Italia). Nel 1935 entrò nel seminario francescano dei Frati Minori di Lonigo e, il 17 novembre 1940, emise la professione religiosa. Nel 1950, fu destinato a San Juan Nonualco (El Salvador), dove costruì una chiesa parrocchiale, dei laboratori per insegnare ai ragazzi un mestiere e una scuola parrocchiale per le classi elementari. Sacerdote mite, buono e umile predicò la giustizia e la carità, l’amore fraterno e il perdono a tutti, specie ai campesinos, disperati per le tristi e misere condizioni di vita. Fu ucciso il 14 giugno del 1980, nel giorno della festa del Cuore Immacolato di Maria, mentre, inginocchiato in un banco della chiesa vicino al tabernacolo, era intento alla lettura della Parola di Dio. Il martirio materiale è largamente provato. Cosma fu assassinato la sera del 14 giugno 1980, nella chiesa di San Juan Nonualco, dove aveva esercitato il ministero di parroco per circa ventitré anni.

La vicenda martiriale di Leonardo Melki e Tommaso Saleh si intreccia con il genocidio degli Armeni, che registrò anche stragi di cristiani di altri riti. Sono stati riconosciuti martiri per la fede, i due Servi di Dio, appartenenti all’Ordine dei Frati Minori Cappuccini Leonardo Melki (nato a Baabdath in Libano, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre del 1881) e Tommaso Saleh (nato a Baabdath probabilmente il 3 maggio 1879).  Questi, solo alcuni nomi che hanno fatto della loro vita testimonianza “santa” del seguire il Vangelo, sui passi di San Francesco d’Assisi.  Sono l’espressione che il santo d’Assisi vive, forte, nella Chiesa: sono nomi che hanno apportato il loro contributo alla santità. Sono frutti di un albero enorme che è quercia salda nella storia della Chiesa, San Francesco. E’ la santità che si rinnova ogni anno, in veste di saio.  (Rivista San Francesco - clicca qui per scoprire come abbonarti)

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