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Francescano che si invoca contro le siccità

C’è un frate minore conventuale che viene pregato e invocato nei periodi di forte siccità. Si tratta di san Francesco Antonio Fasani (1681-1742), il “Santo della Pioggia”.

I MIRACOLI DI FRATE FRANCESCO
L’uomo, proveniente da una famiglia umile, visse a Lucera, in provincia di Foggia ed è stato un presbitero e teologo. Le pratiche giuridiche preliminari del processo canonico di beatificazione iniziarono nel 1746, su richiesta di tanti fedeli, che sostenevano di aver ricevuto grazie e miracoli per intercessione di Padre Maestro, molti dei quali quando il frate era ancora in vita.

LA “RICHIESTA” DI PIOGGIA
Il più conosciuto di questi prodigi, riporta Il Sussidiario, è detto “Miracolo della Pioggia” e avvenne in un momento in cui la sua cittadina stava attraversando un brutto periodo di siccità. Il Padre, come suo solito, andava in quel periodo nelle case per chiedere l’elemosina. Alcuni fedeli gli dissero che gli avrebbero data la loro offerta ma soltanto a patto che avesse fatto sì che piovesse.

LA NOTTE IN PREGHIERA E LA PIOGGIA
Così Francesco Antonio Fasani corse nella Chiesa di San Francesco e iniziò a pregare. Lì rimase per tutta la notte, finché una abbondante precipitazione non si abbatté su Lucera e salvò i raccolti.

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I PRODIGI NEI DUE CONVENTI
Il “miracolo della pioggia” si è ripetuto poi nel convento di Santa Caterina e nel convento di San Francesco, dove le suore erano rimaste senza acqua ed erano costrette a mandare via i poveri. Padre Maestro intervenne poco dopo il pozzo fu nuovamente pieno d’acqua.

IL PROCESSO DI CANONIZZAZIONE
Diversi sono i miracoli che i fedeli gli attribuirono oltre a quelli della pioggia, tra cui anche varie guarigioni prodigiose di malati ritenuti incurabili, due delle quali hanno portato alla beatificazione del Padre Maestro da parte di papa Pio XII nel piovoso 15 aprile 1951. Il 13 aprile 1986 invece è stato proclamato santo da papa Giovanni Paolo II.

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