religione

Il faccia a faccia tra i pontefici pellegrini e San Francesco

Antonio Tarallo Archivio Ansa
Pubblicato il 11-11-2021

I viaggi dei pontefici ad Assisi

La storia si ripete. L’uomo è sempre uguale a sé stesso, pur nel cambiamento delle situazioni e dei comportamenti storici. Ciò che si presenta di nuovo nella storia è solo paragonabile per analogia a ciò che si è già manifestato”. Così scriveva il pensatore Giambattista Vico nella sua teoria Corsi e Ricorsi storici. Ma cosa c’è veramente di nuovo? Il 12 novembre 2021 sarà la quinta volta di Papa Francesco ad Assisi. Un faccia a faccia tra il Vicario di Cristo e un santo che ci riporta con la memoria un po ' indietro nel tempo. Ripercorriamo per un attimo, come in un revival,  tutti i pontefici, che chi per un motivo, chi per un altro, si sono trovati pellegrini, per così dire nei luoghi francescani.

Papa Francesco  è il diciannovesimo pontefice pellegrino ad Assisi. Prima di lui, infatti, ben diciotto Papi si sono già inginocchiati a pregare sulla tomba del Poverello e non solo. Il primo ad aprire la lunga lista degli illustri pellegrini è Gregorio IX  che raggiunge la città umbra il 26 maggio del 1228, per tornarvi  poi il 16 luglio, quando presiede la cerimonia di canonizzazione di Francesco d’ Assisi, proclamato santo quando non erano trascorsi nemmeno due anni dalla morte. Da ricordare anche  una delle numerose visite ad Assisi di Innocenzo IV, quella del 12 agosto 1253, quando il Papa vuole personalmente assistere ai funerali di santa Chiara.  Clemente IV, eletto Papa il 5 febbraio 1265 a Perugia, visita Assisi ancor prima di raggiungere Roma per la solenne cerimonia dell’ incoronazione.  Particolarmente devoto a san Francesco è Papa Martino IV che nel suo testamento lascia scritto di voler essere sepolto proprio ad Assisi, ma  il clero e il popolo di Perugia, dove il Papa muore il 28 marzo del 1295 non rispettano le sue volontà: Martino IV infatti verrà sepolto nella cattedrale di Perugia.  L’ ultimo pontefice a visitare Assisi prima del lungo e volontario “esilio” in Vaticano seguito all’annessione di Roma al Regno d’ Italia nel settembre del 1870, è Pio IX che il 7 maggio 1857 pernotta al Sacro Convento e la mattina successiva celebra la Messa nella chiesa inferiore, sull’ altare del santo.   

Passeranno ben 105 anni prima che un altro pontefice si recherà pellegrinaggio ad Assisi: è Giovanni XXIII che il 4 ottobre del 1962, alla vigilia del Concilio Vaticano II, si reca ad Assisi per implorare la protezione del Poverello sui lavori dell’ assise conciliare. Il resto, lo sappiamo, è cronaca nota. Giovanni Paolo II visita Assisi la prima volta il 5 novembre 1978, a pochi giorni dalla sua elezione. Un atto importante, poco dopo esser stato eletto al soglio di Pietro. Nella città umbra torna poi tornerà in altre ben cinque occasioni: Fra queste, due sono di portata storica: la grande preghiera interreligiosa per la pace il 27 ottobre 1986; la seconda, una replica della preghiera, il 24 gennaio 2002 quando papa Wojtyla invita nuovamente i rappresentanti di tutte le religioni a pregare  per la pace, dopo gli attentati dell’ 11 settembre 2001.   Benedetto XVI visita Assisi in due occasioni: la prima il 17 giugno 2007, la seconda il 27 ottobre 2011, quando papa Ratzinger invita ad Assisi i leader delle religioni per una Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo con lo slogan "Pellegrini della verità, pellegrini della pace”.

Papa Francesco si reca per la prima volta ad Assisi nel 2013. Ai giovani riuniti nello stesso piazzale dove Giovanni Paolo II aveva riunito i leader mondiali per la preghiera universale, dirà con forza: ”Qui ad Assisi, qui vicino alla Porziuncola, mi sembra di sentire la voce di san Francesco che ci ripete: “Vangelo, Vangelo!”. Lo dice anche a me, anzi, prima a me: Papa Francesco, sii servitore del Vangelo! Se io non riesco ad essere un servitore del Vangelo, la mia vita non vale niente!”. 12 novembre 2021,  la quinta volta di Papa Francesco ad Assisi, dopo la visita del 4 ottobre 2013, quella del 4 agosto 2016, quella del 20 settembre dello stesso anno per la Giornata di preghiera e infine del 3 ottobre 2020, in forma privata a causa dell'emergenza Covid, per la la firma della sua enciclica “Fratelli tutti”. La Storia si ripete: corsi e ricorsi storici. (Rivista San Francesco - clicca qui per scoprire come abbonarti)

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