societa

Don Mazzi: noi sbagliati vi diciamo come cambiare

Don Mazzi Ansa .
Pubblicato il 28-04-2020

Come reagiremo alla nuova normalità

Non capisco bene le risposte che ci danno alla domanda che ormai scappa fuori da ogni riga di ogni quotidiano o settimanale. La domanda è: «Come reagiremo alla nuova normalità che ci aspetta davanti alla porta, quando l'apriremo?».

Me la sento fare anche io da molti secondo i quali noi (per noi credo che capiate cosa intendo dire) dovremmo in qualche modo avere la risposta. Anche i miei ragazzi, i genitori, gli educatori, spesso me la pongono e io sto male. Faccio sempre più fatica ad ascoltare e vorrei urlare «basta!». È difficile stare sepolto nella mia clausura, triste da morire, perché dopo aver vissuto per quarant' anni in Cascina notte e giorno con i miei "figli adottivi", mi devo accontentare di rispondere al telefono o di vedermeli sullo schermo: ed è bestiale (frase loro!).

Vengo alla risposta che darei alla domanda. Cosa dovrebbe cambiare per noi che siamo sempre stati vissuti da questa società come "sbagliati"? Io sbagliato come prete; i ragazzi delle quaranta e più realtà che ho nell'Italia e nel mondo più sbagliati ancora di me; gli educatori con i quali, durante i nostri incontri di formazione, ho fatto di tutto perché da normali diventassero sbagliati, perché dovremmo cambiare? Anzi, ci chiediamo, se non fosse giunta l'ora anche per voi, società del benessere consumistico, di voltare pagina. Perché solo così, al momento di aprire la porta, avrete capito perché siamo caduti in questa tragedia inumana.

Basterebbe il numero dei morti, di questo periodo, per darvi l'ultima spinta... (Corriere della Sera)

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